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La verniciatura elettrostatica a polvere e la verniciatura liquida sono trattamenti piuttosto comuni per l’applicazione un rivestimento protettivo o decorativo a superfici metalliche e non metalliche: entrambi i procedimenti utilizzano un processo di spruzzatura per depositare la vernice, ma differiscono nel modo in cui la vernice viene caricata e applicata sulla superficie.

Proviamo dunque a sintetizzare quali sono le caratteristiche e le divergenze dei diversi trattamenti.

La verniciatura elettrostatica a polvere

Cominciamo con la verniciatura elettrostatica a polvere, in cui le particelle di vernice in polvere vengono caricate negativamente prima della loro posa sulla superficie.

Il componente da verniciare è infatti collegato a terra o caricato positivamente, mentre le particelle di vernice caricate negativamente finiranno con l’essere attratte dalla superficie del componente che ha la carica opposta.

A quel punto, la vernice in polvere tenderà a distribuirsi in modo uniforme sulla superficie del componente, che sarà quindi posizionato in un forno a temperature elevate (tra 110°C e 250°C) per fondere e indurire la polvere in quello che diverrà un rivestimento duraturo nel tempo.

La verniciatura liquida

Ben diverso è il processo di verniciatura liquida. In questo caso la vernice liquida da applicare viene prima atomizzata in gocce fini utilizzando aria compressa o altri mezzi, e quindi viene spruzzata sulla superficie del componente da verniciare.

La vernice liquida contiene solventi che evaporano, lasciando il pigmento e i leganti a formare un rivestimento. Il componente verniciato viene dunque fatto essiccare all’aria o in un forno per consentire l’evaporazione completa del solvente e l’indurimento del rivestimento.

Differenze tra verniciatura elettrostatica a polvere e liquida

Come abbiamo visto, i due procedimenti sono ben diversi per caratteristiche tecniche. In particolare, la verniciatura a polvere utilizza una carica elettrostatica che attira la vernice sulla superficie del componente da verniciare mentre, di contro, la verniciatura liquida fa affidamento sulla forza di spruzzatura e sulla tensione superficiale. 

Diversa è anche la cottura: la verniciatura a polvere richiede infatti necessariamente la presenza di un forno, mentre la verniciatura liquida può – almeno in via teorica – essiccare anche all’aria.

Per quanto riguarda i risultati finali, la verniciatura a polvere offre una finitura più resistente, uniforme e durevole, con minori emissioni e sprechi di vernice. La verniciatura liquida è però più versatile e può essere applicata a un’ampia gamma di superfici.

Evidentemente, alla luce di quanto sopra, la scelta tra verniciatura a polvere e liquida non potrà che dipendere da diversi fattori come il tipo di superficie (la verniciatura a polvere è più adatta per metalli), la finitura desiderata (la verniciatura a polvere offre una finitura più liscia e uniforme, mentre la verniciatura liquida può fornire una varietà di finiture, tra cui lucide, satinate e semilucide) e i costi (la verniciatura a polvere può essere più economica per grandi volumi, mentre la verniciatura liquida è spesso più conveniente per piccoli progetti).

Per saperne di più invitiamo tutti i nostri lettori interessati a contattarci qui: un nostro incaricato sarà disponibile a fornire tutte le maggiori informazioni su questi procedimenti e su come possano applicarsi nel migliore dei modi alle tue esigenze.

 

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