Tra i rimedi più conosciuti per rimuovere la ruggine dalle applicazioni industriali, vi è un prodotto che può trasformare questa sgradita presenza sui materiali ferrosi in composti metallorganici che possono tornare ad aderire perfettamente alla superficie ferrosa.
Il protagonista di questo processo chimico è il convertitore di ruggine, spesso fruito per pulire la superficie ferrosa arrugginita, in alternativa ad altre soluzioni che in quell’occasione potrebbero risultare meno efficaci.
L’applicazione di un convertitore di ruggine è infatti in grado di trasformare la ruggine presente sugli oggetti in materiale ferroso senza interventi di spazzolatura (o, più frequentemente, limitandoli): in questo modo sulla superficie trattata la ruggine potrà essere rimossa con facilità, senza generare effetti sulle parti che invece sono già verniciate e non sono soggette a ruggine.
Quando usare un convertitore di ruggine
L’uso di un convertitore di ruggine può manifestare la sua utilità in numerose situazioni, anche in ambito industriale.
Laddove infatti vi sia la necessità di rinnovare i supporti in materiale ferroso soggetti a ruggine, un passo preparatorio di tale procedimento non potrà che essere quello di rimuovere la ruggine presente sul supporto stesso.
La ruggine, infatti, non aderisce al ferro: pertanto, non consente ai prodotti successivamente applicati di garantirsi una perfetta aderenza. Se lasciata al di sotto dello strato di vernice, inoltre, potrebbe continuare il processo di deterioramento del supporto, rendendo così inefficace il rinnovamento del componente su cui si sta intervenendo e aprendo le porte a un nuovo intervento restauratore nei mesi o negli anni successivi.
Con l’uso di un convertitore di ruggine, invece, si può giungere alla corretta preparazione della superficie da verniciare, con conseguente ottenimento di un migliore risultato finale.
Come rimuovere la ruggine con un convertitore
In questi termini, l’utilizzo di un convertitore di ruggine sarà propedeutico al lavoro di verniciatura, trovando la sua fondamentale sinergia con l’uso di altre tecniche come la spazzolatura.
Di norma, al termine della valutazione effettuata da un professionista del settore, la ruggine sulla superficie ferrosa sarà infatti eliminata mediante un normale processo di spazzolatura che tenderà a eliminarne la consistenza.
Nel caso in cui la zona da trattare fosse difficilmente raggiungibile, come avviene con gli angoli particolarmente impervi, l’uso di un convertitore permetterà – appunto – di convertire la ruggine in materiale aderente, completando il processo di preparazione e predisponendo così la superficie del componente industriale alla corretta verniciatura.
Solamente una volta che la ruggine è stata rimossa o convertita, infatti, sarà possibile disporre di un supporto ottimale per la stesura del fondo antiruggine e dello smalto.
Il processo, come sopra descritto, sarà fondamentale per evitare che a causa degli agenti atmosferici la ruggine possa riformarsi rapidamente, deteriorando ulteriormente l’impianto e rendendo necessario un nuovo intervento.
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